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Mandorlo

Mandorlo

Prunus dulcis è una pianta molto longeva, molto simile al pesco, anche se possiede foglie più piccole rispetto a questo. Fa parte della famiglia delle Rosacee e al gruppo delle Drupacee. Ha origini asiatiche, in seguito si diffonde nell’antica Grecia e successivamente con le invasioni arabe, iniziò ad espandersi in tutto il bacino del Mediterraneo. Le foglie del mandorlo presentano una forma lanceolata, con uno spessore davvero molto limitato. Il frutto è una drupa composta da una parte esterna, chiamata mallo e i semi che sono appunto le mandorle.

COLTIVAZIONE

Viene coltivato da Nord a Sud nel nostro Paese, anche se predilige il clima mediterraneo. Il problema della zona di coltivazione si può riscontrare con le varietà a fioritura precoce; poiché soffrono il gelo e il forte vento. Ideale per la coltivazione sono le zone di collina, dove è presente una buona areazione. Sopporta bene la siccità e il caldo eccessivo, ma teme l’umidità.

GLI IMPIANTI

La densità dell’impianto per permettere una raccolta meccanica con scuotitore, variano tra le 300 alle 420 piante con distanze minime e massime, in fila di 4/5 metri ed interfila di 6 metri. Questo per agevolare la meccanizzazione degli impianti.

POTATURA

Deve essere eseguita all’inizio della primavera. Consiste perlopiù nell’accorciamento dei rami e l’eliminazione di quelli secchi o danneggiati. In tal modo, ciò aiuta il sole e la luce a filtrare attraverso tutta la pianta.

FIORITURA

Il mandorlo è uno degli alberi che in natura fiorisce per primo. Le prime fioriture si hanno nel mese di febbraio. Generalmente, sono abbondanti e di tipo ornamentale. I fiori hanno una colorazione bianco-rosata e sono costituiti da cinque petali.