VITE NERA
Appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, ma a differenza della vite bianca, le sue origini sono incerte. I grappoli sono grandi, di forma ellissoidale, con buccia sottile, pruinosa e dal colore nero-blu uniforme. Possiede ottime caratteristiche gustative. L’unica differenza che la distingue dall’uva bianca è una concentrazione maggiore di ferro, il quale da il caratteristico colore scuro.
COLTIVAZIONE
Come per la bianca, è un processo laborioso. Il terreno deve essere libero, praticando periodici interventi per la pulitura e l’irrigazione, che vanno effettuate in caso di siccità. Occorre fare particolare attenzione alla stagione delle piogge, perché ciò potrebbe rovinare la produzione. L’albero deve essere posizionato in una zona colpita pienamente dal sole.
GLI IMPIANTI
Allo stesso modo della vite bianca, deve crescere in alto; quindi è necessario procurarsi dei validi sostegni. Occorre innanzitutto tracciare i filari e poi predisporre dei pali che possono essere di legno, cemento e ferro zincato. Per crescere, ha bisogno di spazio, difatti ogni fusto dovrà essere distante almeno 2-3 metri dall’altro.
POTATURA
In questo processo si effettuano dei tagli, ma anche delle manipolazioni dei rami, che servono a dare una forma bene definita all’intero impianto viticolo. Ha obiettivi sia produttivi che vegetativi, in modo da supportare il carico della produzione e di resistere alle avversità, ma anche di garantire buoni frutti, sia in termini di dimensioni che di colore.
FIORITURA
Il ciclo della vite è uno dei più affascinanti tra le piante presenti in natura. Fiorisce a fine maggio – inizio giugno. Risulta essere una fase molto importante e delicata, può essere compromessa da gelate tardive e dalla pioggia.
